[POL-IT]Comunicato del FIL: "Elezioni 2008 - FRONTE AVANTI!"

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Riccardo.cuordileone
00martedì 5 febbraio 2008 19:29
ELEZIONI 2008 - FRONTE AVANTI!

E dunque si torna a votare. Esercizio dispendioso e inutile ai cittadini, ma in qualche modo educativo.
Tra due anni, di fronte all’aggravarsi del disastro economico e alla paralisi del paese Italia, si capirà che non ci sono soluzioni di destra o di sinistra, ma che il problema è lo Stato Italiano e che la soluzione è lo sganciamento, la secessione, o perlomeno la fortissima autonomia delle regioni del Nord a cominciare dalla Lombardia.

Per noi indipendentisti lombardi sarà anche un periodo ambivalente: da una parte duro, durissimo, perché la Lega romanizzata e terrorizzata dal nostro progetto vincente ci farà la guerra e ci confinerà ai margini della vita pubblica, dall’altro sarà uno splendido isolamento che ci permetterà di far risaltare finalmente in maniera chiara chi ha le mani in pasta e chi le ha pulite.
Finora infatti la Lega e la CdL lombarda hanno furbescamente scaricato la responsabilità di ogni loro disastro sulle spalle del ridicolo Governo Prodi, ma tra poco il centrodestra governerà con percentuali bulgare a Roma come a Milano e, quando sarà ora, la piazza ululante e inferocita non avrà dubbi nell’indicare i colpevoli dello sfascio. Allora, dopo il buio e la persecuzione, verrà il momento in cui potremo presentare e far accettare senza problemi il nostro progetto:la Lombardia Autonoma (come minimo).

Certo, noi avremmo preferito attrezzarci con calma al nostro vero traguardo che sono le elezioni regionali del 2010, ma visto che il centrodestra lombardo non è mai sazio e che molti forzisti e leghisti appena eletti in Province e Comuni vogliono seguire Formigoni a Roma, ci troveremo più o meno sommersi dall’ingorgo elettorale che vedrà, nel giro di un anno, le elezioni politiche, quelle regionali lombarde e quelle di parecchie province e comuni.

Che fare? Lo spirito frontista è per affrontare l’ostacolo, fronteggiare il nemico:l’onanismo e l’astensione passiva e impotente non ci si addicono.

Agli amici che in spregio alla Lega non hanno votato alle recenti provinciali di Varese e Como, ricordo che proprio grazie alla loro assenza la Lega ha gonfiato le proprie percentuali e grazie alla loro dabbenaggine né noi né altre forze antagoniste minori hanno avuto la possibilità di entrare in consiglio.
Sarebbe cambiato qualcosa? Avremmo fatto chissà quale rivoluzione?
Certo che no, perché saremmo stati confinati all’opposizione, ma sicuramente avremmo potuto fare i cani da guardia, minacciare lo sputtanamento, la denuncia pubblica di alcune cose luridissime e saremmo stati un ottimo strumento non per fare, ma almeno per ostacolare le ingiustizie più grosse.

Siamo un movimento politico, non un’associazione culturale:le elezioni per noi non sono un optional, ma un passaggio fondamentale.

Lo stesso vale per le elezioni parlamentari che, a maggior ragione, sarebbero una grande vetrina per farci conoscere e dimostrare che l’indipendentismo non è morto.

A chi dice che gli indipendentisti non partecipano a elezioni dell’ente statuale che contestano rispondo che gente con un curriculum decennale di tutto rispetto come gli irlandesi del Sinn Fein, i fiamminghi del Vlaams Blok, gli scozzesi dello SNP, i quebecois e mille altri movimenti ben più tosti del nostro hanno partecipato e partecipano alle elezioni dello stato che contestano al solo scopo di divulgare il loro messaggio e avere eventualmente forza contrattuale.

Nel nostro caso, chiaramente, non esiste neppure l’illusione di poter andare a Roma a far proposte e sappiamo bene, all’inverso, che è facile cadere nel mercatino romano che ingloba tutto e tutti.
Il modello quindi è quello del Sinn Fein irlandese: si partecipa alle elezioni e in caso di elezione non si giura fedeltà a nessuno se non a propri elettori e non si occupa lo scranno.

Questo però non preclude l’esplorazione e il cercare una strada nel bosco e a questo fine il Consiglio Nazionale del Fronte Indipendentista Lombardia ha dato mandato esplorativo al Direttivo.

Non mancano le mezze proposte, si sappia, ma è chiaro che con gente di sinistra e destra che non ha mai fatto discorsi simili ai nostri non si può fare alleanza. Rimane l’opzione della listona autonomista con altri movimenti regionali magari già rappresentati in parlamento in modo da evitare la gogna assurda della raccolta firme che noi abbiamo dimostrato di avere ma che ci impegnerebbe ancora in mesi di porta a porta. Staremo a vedere. Intanto saluto gli autonomisti valtellinesi che hanno deciso di continuare la loro antica battaglia di fede insieme al Fronte.
Lombardia Libera!
Max Ferrari

www.frontelombardia.org

Lux-86
00martedì 5 febbraio 2008 20:08
non per fare sempre il bastian contrario, ma la prima frase e il simbolo alla fine dicono tutto: le elezioni sono un esercizio inutile e dispendioso (?!) e alla fine un simbolo che, personalmente, non ho mai nemmeno sentito nominare. Sembra un incrocio fra il simbolo della serbia e quello dell'austria-ungheria...

Mi sembra comunque un programma molto vago, a parte per l'autonomia lombarda e per la critica a tutti quei ladroni che sono appena stati eletti e vogliono già andare a roma...
DarkWalker
00martedì 5 febbraio 2008 20:46
Il problema è lo stato italiano e la soluzione è la secessione ci chi produce. Non si allea nè con ald estra nè con la sinistra. In teoria sarebbe il mio partito perfetto. In teoria.
Riccardo.cuordileone
00martedì 5 febbraio 2008 21:04
Re:
Lux-86, 05/02/2008 20.08:


Non per fare sempre il bastian contrario, ma la prima frase e il simbolo alla fine dicono tutto: le elezioni sono un esercizio inutile e dispendioso (?!) e alla fine un simbolo che, personalmente, non ho mai nemmeno sentito nominare. Sembra un incrocio fra il simbolo della serbia e quello dell'austria-ungheria...

Mi sembra comunque un programma molto vago, a parte per l'autonomia lombarda e per la critica a tutti quei ladroni che sono appena stati eletti e vogliono già andare a roma...


La frase invece secondo me ha molto senso. Non è da interpretare come una critica al sistema elettorale in generale, ma fa una critica relativa alle elezioni italiane, dove chiunque ha vinto e dove chiunque vincerà, non porterà quella agognata libertà alla Lombardia.
Perciò, concorderai con lui, che a livello pratico per noi lumbard, le elezioni risultano essere inutili e dispendiose.

Il simbolo non ha una connotazione storica, ne vuol'essere imposto come nuovo sole delle alpi, semplicemente è il simbolo del partito, che si rifà alla grandezza del Lombardo-Veneto senza però collegarsi alla straniera aquila asburgica.

Il programma è vago perchè il partito non ha uno schieramento politico ben preciso, ne vuole precisarlo, il suo obbiettivo è l'indipendenza o almeno una larga autonomia della Lombardia.
Le altre problematiche del paese interesseranno il governo lombardo, se mai ci sarà, quando il FIL sarà sciolto e ci saranno nuovi partiti di sinistra, centro e destra lombardi.

PS: DarkWalker: Quando ho letto quella frase mi sei subito venuto in mente! [SM=x751525]


DarkWalker
00martedì 5 febbraio 2008 21:34
Sto diventando così monotematico?:D
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