-Ottavo giorno-

-Ottavo giorno-

Madame Triboulet non era cattiva, aveva solamente una sua idea di come si doveva trattare monsieur Triboulet che per il novantanove per cento dei casi non era mai ciò di cui lui aveva realmente bisogno… la geniale zia dopo le trombette e la cantata a mezza voce l’inno francese si calmò parecchio e le sue visite (sempre più sporadiche da quando dall’ospedale di città monsieur Triboulet venne trasferito in un centro specializzato per il suo incidente molto lontano da dove abitavano per poi trasferirsi nuovamente in un altro centro sempre distante ma non così tanto!) si limitarono ora a trovare semplicemente il suo caro senza fare alcunché ma gli teneva semplicemente la mano e basta!
La figlia non si vide più da quando incominciarono le varie trasferte ma aumentarono le visite della sorella di madame Triboulet che sentendosi in colpa per le sue sporadiche viste al compagno della sorella quand’era all’ospedale della città cercò di rimediare a quella sua mancanza facendo sì d’accompagnare sempre la sorella nelle sue visite quotidiane!
La vita di madame Triboulet si calmò parecchio da quando il marito fu trasferito per l’ultima volta e incominciò a bere sempre meno anche se ciò coincideva col mangiare sempre meno e a lavoro ancora meno di quanto non lavorasse prima ed arrivò a licenziarsi dal suo precario lavoro e a chiedere soldi un po’ a chiunque della famiglia e fu così che appena lo stato decise di darli la pensione d’invalidità a monsieur Triboulet lei doveva dividerlo molte volte col risultato che in tasca aveva il giusto per sopravivere abbastanza normalmente per i standard moderni… ora monsieur Triboulet è ancora all’ospedale e probabilmente ci resterà ancora per molto come ancora per molto continueranno le varie lamentele e le accuse di denuncie da parte di madame Triboulet ma in fin dei conti la vita è bella perché è varia!