[ECO] UE: la commissione apre la procedura id infrazione nei confronti dell'Italia. Debito non temporaneo e debolezza strutturale

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
DarkWalker
00mercoledì 7 ottobre 2009 12:26
«Situazione eccezionale, ma non può essere considerata temporanea»
L'Ue avvia la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia
Debolezza strutturale, la ripresa sarà lenta. Nel mirino di Bruxelles altre otto nazioni

BRUXELLES - L’Unione europea si prepara ad aprire una procedura per deficit eccessivo nei confronti di nove nazioni, tra le quali l’Italia. La Commissione europea ha presentato il rapporto sui conti pubblici richiesto dal Patto di stabilità e di crescita come primo passo verso l’apertura di un dossier. Il deficit eccessivo previsto dall’Italia può essere, secondo Bruxelles, considerato «eccezionale» per via della crisi economica, «ma non può essere considerato temporaneo».

DEBOLEZZA - Secondo l'Ue l'Italia si trova in una situazione di debolezza strutturale e la ripresa sarà lenta. Oltre all'Italia, gli altri otto paesi che hanno notificato a Bruxelles uno sforamento del Patto di stabilità sono: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. I Paesi dell'Ue con i conti non in linea con i parametri di Maastricht, che prevedono che il rapporto deficit/Pil non superi il 3%, salgono così a 20 su 27. Era infatti già partita una raccomandazione per Grecia, Irlanda, Francia, Spagna, Romania, Lettonia, Malta, Lituania, Polonia, Regno Unito e Ungheria.

FRENA CALO PIL - Nel secondo trimestre dell'anno, il prodotto interno lordo (Pil) dell'area euro è sceso su base congiunturale dello 0,2%, quello dell'Unione europea dello 0,3%. In base alla seconda stima pubblicata da Eurostat, in Italia il calo raggiunge lo 0,5%. Si tratta di un miglioramento rispetto al primo trimestre, quando nell'area euro c'era stato un calo del 2,5%, nell'Ue del 2,4%, in Italia del 2,7%. Su base annua, il Pil nel secondo trimestre ha registrato un calo del 4,8% nell'area euro, nell'Ue del'4,9%, in Italia del 6%. Nel primo trimestre il calo era stato rispettivamente del 4,9%, del 4,8% e del 6%.
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 7 ottobre 2009 13:29
Hi hi 20 su 27... più che aprire dossier sui vari paesi bisognerebbe rivedere in modo realistico i patti di stabilità.
Hareios
00mercoledì 7 ottobre 2009 16:19
Ma strano, in giro sento sempre dire che l'Italia è il paese che regge meglio la crisi...
perchè non ci fanno i complimenti?

detto ciò quoto riccardo, mi apre che qui il problema sia di tutta europa.
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 7 ottobre 2009 18:29
Re:
Hareios, 07/10/2009 16.19:

Ma strano, in giro sento sempre dire che l'Italia è il paese che regge meglio la crisi...
perchè non ci fanno i complimenti?


Bè andiamo comunque meglio di Spagna, Francia e Gran Bretagna che erano state "richiamate" prima di noi... siamo come la Germania... non mi sembra male... (questo senza voler dare il merito al governo)


Hareios
00mercoledì 7 ottobre 2009 18:39
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 07/10/2009 18.29:


Bè andiamo comunque meglio di Spagna, Francia e Gran Bretagna che erano state "richiamate" prima di noi... siamo come la Germania... non mi sembra male... (questo senza voler dare il merito al governo)






anche per questi altri paesi si parla di debolezza strutturale?
DarkWalker
00mercoledì 7 ottobre 2009 18:45
ma di questi 20 molti nel prossimo anno riusciranno a levarsi dall'area degli indebitati, potendo contare su una buona produttività.
L'Italia no ed è questo il problema -che le autorità italiane si guardano bene dal dire. Abbiamo prodotto poco per i decenni precedenti (non dimentichiamoci che da noi il pil è andato negativo PRIMA della crisi) e produrremo di meno anche nella cd ripresa che si prospetta. Del resto al nsotra economia era abbastanza al sicuro tanto dalla speculazione finanziaria che da quella edilizia, eppure è fracassata quanto quella dell'Inghilterra e più di quella spagnola. pare che l'anno prossimo secondo alcuni indici saremo superati in ricchezza anche da sloveni e greci.
In parte non è colpa del governo, ma in parte sì. E' evidente che alcune spese sono state del tutto superflue (sopratutto alitalia: tanti soldi bruciati epr non concludere niente), mentre tutti i soldi spesi per far fronte alla crisi non sono stati organizzati ma sono rimasti spesi in singoli interventi, per lo più cassa integrazione, che hanno solo messo una toppa, senza puntellare niente. Forse con le stesse risorse si poteva arrivare a risultati migliori.
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 7 ottobre 2009 19:21
@HAREIOS: Non saprei, non ho letto i commenti degli altri dossier.

@DARKWALKER: Vedremo... per adesso siam sempre li, dove siam sempre stati... è da quando son nato che si parla di crack-italia... tra politici e media se ci avessero azzeccato a quest'ora dovevamo già essere sottoterra.
Lux-86
00mercoledì 7 ottobre 2009 23:00
era ovvio che si andasse a sforare i limiti europei, tutti i paesi hanno risposto alla crisi immettendo nell'economia soldi propri, quindi queste infrazioni non sorprendono più di tanto.

per quanto riguarda l'economia italiana effettivamente è in crisi dagli anni 70', si era ripresa negli anni 80' (cosiddetto secondo miracolo economico) ma da allora stiamo mangiando sulla ricchezza prodotta vent'anni fa, il PIL è costantamente in calo, mentre aumenta la disoccupazione e il precariato. Vedremo, siamo fortunati perchè abbiamo ancora ricchezza prodotta nel passato (le pensioni dei nonni/genitori, tanto per capirci) ma non produciamo benessere da almeno ventanni.
Malduin
00sabato 10 ottobre 2009 18:16
Re: Re: Re:
Hareios, 07/10/2009 18.39:




anche per questi altri paesi si parla di debolezza strutturale?


Per Spagna ed UK direi proprio di si. Riguardo la Francia non so esattamente, ma loro hanno una spesa pubblica enorme (più che in Italia) e probabilmente la recessione li ha mandati "strutturalmente" in passivo..... però hanno anche la settimana a 35 ore...
La Germania invece sta buttando soldi :P


Tutto quello che in IT si è fatto negli anni '80 lo si è fatto a debito... e non si sono risolti i problemi strutturali del paese.


DarkWalker
00sabato 10 ottobre 2009 19:30
Re:
Riccardo.cuordileone, 07/10/2009 19.21:

@HAREIOS: Non saprei, non ho letto i commenti degli altri dossier.

@DARKWALKER: Vedremo... per adesso siam sempre li, dove siam sempre stati... è da quando son nato che si parla di crack-italia... tra politici e media se ci avessero azzeccato a quest'ora dovevamo già essere sottoterra.




beh perchè è da quando abbiamo memoria che l'italia non produce. Finito il "bonus" prodotto dalla generazione passata (e cioèp, con questa crisi che ha ridotto all'osso ogni risparmio) il tenore di vita non si limiterà a non salire, ma inizierà a scendere bruscamente.
Armilio1
00sabato 10 ottobre 2009 19:48
E' inutile girarci intorno. Abbiamo un debito colossale e non abbiamo le risorse per colmarlo. Ci abbiamo messo 15 anni per diminuirlo del 15%, e mò ci ritroviamo punto a capo. Tasse altissime che da una parte servono solo per controllare il debito, dall'altra affossano l'economia. Economia danneggiata già da suoi problemi strutturali. Il debito pubblico inoltre è in mano quasi per la metà a stranieri, quindi immaginatevi voi la fuoriuscita di capitali che questo comporta. Senza poter aumentare le tasse, con una economia stagnante e un debito sproporzionato, il governo non ha più spazi di manovra per fare niente, posti da cui prendere ricchezza. L'unica sarebbe tagliare la spesa pubblica ma questo potrebbe avere effetti contrastanti e poco prevedibili, oltre che essere politicamente suicida.

Insomma, non c'è che dire, i nostri governi degli anni '80 hanno fatto proprio un bel lavoro...
DarkWalker
00sabato 10 ottobre 2009 20:51
Re:
Armilio1, 10/10/2009 19.48:

E' inutile girarci intorno. Abbiamo un debito colossale e non abbiamo le risorse per colmarlo. Ci abbiamo messo 15 anni per diminuirlo del 15%, e mò ci ritroviamo punto a capo. Tasse altissime che da una parte servono solo per controllare il debito, dall'altra affossano l'economia. Economia danneggiata già da suoi problemi strutturali. Il debito pubblico inoltre è in mano quasi per la metà a stranieri, quindi immaginatevi voi la fuoriuscita di capitali che questo comporta. Senza poter aumentare le tasse, con una economia stagnante e un debito sproporzionato, il governo non ha più spazi di manovra per fare niente, posti da cui prendere ricchezza. L'unica sarebbe tagliare la spesa pubblica ma questo potrebbe avere effetti contrastanti e poco prevedibili, oltre che essere politicamente suicida.

Insomma, non c'è che dire, i nostri governi degli anni '80 hanno fatto proprio un bel lavoro...




anche secondo me il debito italiano non è più sanabile, però c'è da dire che altri apesi partivano da un debito più grosso e sono riusciti cmq a crescere e a sanarlo, quindi il problema non deve essere solo nei numeri.
Lux-86
00sabato 10 ottobre 2009 23:19
bisogna prima di tutto distinguere tra debiti veri (la spesa primaria) e interessi sui debiti, quetsi non sono modificabili. vanno pagati. La spesa primaria invece può essere ridotta. Con un piano serio a lungo termine (20-30 anni) si potrebbe scendere a livelli normali. Il problema è che ora si finanzia la spesa primaria emettendo BOT, questi ti danno soldi subito ma fanno aumentare i debiti, infatti queli che di solito comprano i bot l'hanno capito e i bot non li compra più nessuno, facendo calare a zero il loro valore. La cosa sconvolgente è che nessuno ha dato questa notizia nei toni che meritava: lo stato non ha più soldi.
Armilio1
00domenica 11 ottobre 2009 13:38
Re: Re:
DarkWalker, 10/10/2009 20.51:




anche secondo me il debito italiano non è più sanabile, però c'è da dire che altri apesi partivano da un debito più grosso e sono riusciti cmq a crescere e a sanarlo, quindi il problema non deve essere solo nei numeri.



Ma con quali risorse? noi i soldi non sappiamo più da dove prenderli, vedere i vari condoni e scudi fiscali. Loro hanno alzato le tasse, per esempio. Noi l'unica cosa che possiamo fare è diminuire drasticamente la spesa primaria. Una buona occasione per raccimolare soldi erano le privatizzazioni, ma siamo arrivati a vendere le aziende solo quando ormai valevano poco e niente.


Malduin
00lunedì 12 ottobre 2009 00:12
Ma il debito non lo si ripaga con l'avanzo primario!
L'avanzo primario ci deve essere per avere soldi per le spese extra e per evitare di indebitarsi ulteriormente.
I modi con cui si abbassa il debito sono due:
a) Crescita
b) Una guerra mondiale persa con Inflazione improvvisa intorno al 100% (che svaluta il debito)
(volendo c'è anche c)default)

Quindi non è che bisogna abbassare il debito per avere crescita ma bisogna crescere per abbassare il debito.
Visto che politiche economico/sociali da tigre asiatica non si possono utilizzare abbisogna risolvere i problemi strutturali dell'economia (bolletta energetica, trasporti..) in modo che cresca, cosa che i governi, tra tutta la propaganda che fanno (che generalmente riguarda altro), mi pare stiano cercando di fare.
Certo che usassero i soldi che riescono a racimolare per questo in vece che per gli amichetti sarebbe meglio, visto che lo stile è "crescita a costo zero" e soldi per la propria rete clientelare.

Che il debito publico italiano non sia sostenibile dall'economia IT mi pare ovvio, le privatizzazioni degli anni '90 servivano più ridurre il deficit (liquidando società in passivo) che ad abbassare il debito, il "risanamento" (o "non bancarotta") secondo me è dovuto principalmente all'Europa, all'euro (ed alla conseguente rinegoziazione dei tassi d'interesse)... visto che di fatto €, non soggetto a svalutazioni periodiche come le monete del 3° mondo, funge da assicurazione per i creditori (che tra l'altro suppongo siano principalmente fondi pensione di altri stati europei, oltre che italiani).

Poi c'è anche chi sostiene il proprio debito stampando carta moneta (es: USA e Giappone), però è rischioso, con il tempo la moneta perde di valore (in fatti l'Euro sale contro dollaro e Yen) etc..etc..etc... è un po' come drogarsi. (l'Italia lo ha fatto fino al 1979)
Armilio1
00martedì 13 ottobre 2009 19:02
Re:
Malduin, 12/10/2009 0.12:

Ma il debito non lo si ripaga con l'avanzo primario!
L'avanzo primario ci deve essere per avere soldi per le spese extra e per evitare di indebitarsi ulteriormente.
I modi con cui si abbassa il debito sono due:
a) Crescita
b) Una guerra mondiale persa con Inflazione improvvisa intorno al 100% (che svaluta il debito)
(volendo c'è anche c)default)

Quindi non è che bisogna abbassare il debito per avere crescita ma bisogna crescere per abbassare il debito.
Visto che politiche economico/sociali da tigre asiatica non si possono utilizzare abbisogna risolvere i problemi strutturali dell'economia (bolletta energetica, trasporti..) in modo che cresca, cosa che i governi, tra tutta la propaganda che fanno (che generalmente riguarda altro), mi pare stiano cercando di fare.
Certo che usassero i soldi che riescono a racimolare per questo in vece che per gli amichetti sarebbe meglio, visto che lo stile è "crescita a costo zero" e soldi per la propria rete clientelare.

Che il debito publico italiano non sia sostenibile dall'economia IT mi pare ovvio, le privatizzazioni degli anni '90 servivano più ridurre il deficit (liquidando società in passivo) che ad abbassare il debito, il "risanamento" (o "non bancarotta") secondo me è dovuto principalmente all'Europa, all'euro (ed alla conseguente rinegoziazione dei tassi d'interesse)... visto che di fatto €, non soggetto a svalutazioni periodiche come le monete del 3° mondo, funge da assicurazione per i creditori (che tra l'altro suppongo siano principalmente fondi pensione di altri stati europei, oltre che italiani).

Poi c'è anche chi sostiene il proprio debito stampando carta moneta (es: USA e Giappone), però è rischioso, con il tempo la moneta perde di valore (in fatti l'Euro sale contro dollaro e Yen) etc..etc..etc... è un po' come drogarsi. (l'Italia lo ha fatto fino al 1979)



Come no, l'ha detto il dottore? XD

I 2 metodi che dici te non sono gli unici, anche perchè non è vero che abbassare il debito non aiuta la crescita. Il debito-crescita è uno dei tanti cani che si mangia la coda della macro-economia. Sopratutto in situazioni di debito molto alto con quindi tanto debito estero (e quindi fuoriuscita di capitali), tasse alte per contenere il deficit e grande effetto spiazzamento.

Abbassare la spesa per ripagare il debito è possibile ed è stato già fatto, per esempio, dalla Tatcher.



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com