-Capitolo settantesimo-

-Capitolo settantesimo-


-RITORSIONE- e sei ancora sul treno che lentamente sta entrando nella tua città natale… il maledetto controllore che ti ha fatto svegliare dal tuo sogno per chiederti di farli vedere il tuo biglietto e notando con sorpresa che lo avevi ha mostrato palesemente il suo imbarazzo misto a stupore, probabilmente non aveva mai visto un barbone picchiato a sangue sul suo treno con un biglietto valido… com’è possibile che un barbone maleodorante quale tu sei abbia un biglietto del treno?
Com’è possibile che un barbone maleodorante quale tu sei si muove dalla sua città?
Ormai è inutile notare queste cose… ormai ci sei fin troppo abituato a questi episodi e pensare che una volta viaggiavi solamente e unicamente in prima classe… ma non ti sembra il caso di ripensare al tuo passato… è passato è tale deve rimanere… sei seduto nell’attesa che il treno arrivi a destinazione… sotto un certo punto di vista sei quasi felice di ritornare nella tua odiata città ma non sai perché ma hai una bruttissima sensazione sul tuo arrivo… non sai il perché ma sai che dovrà succedere qualcosa di brutto… ormai è fin troppo tardi… vedi già dal finestrino annebbiato dalla condensa del treno le prime inconfondibili ombre della tua città… ormai il viaggio è giunto alla sua logica conclusione!
Senti il tutto… o forse immagini il tutto… l’infermiera che hai dovuto assumere per forza di cose è carica come una pila d’astio nei tuoi confronti… non si è dimenticata dei tuoi disumani urli nel cuore della notte, il dottorino spera solamente e unicamente che tu muoia il prima possibile senza fare casino… anche lui non ha dimenticato le tue angherie che gli hai inferto in quest’ultimissimo periodo della tua vita… sai che ti odiano ma ora come ora non puoi farci nulla… sei crudelmente cattivo… ed ora sei nel tuo gran bel nirvana chimico e attendi pazientemente di esalare l’ultimo respiro della tua vita… attendi e sembra che il momento non arrivi mai… ormai il viaggio è giunto alla sua logica conclusione!